Veniamo disperatamente a Te

In modo prorompente e indiscutibile, il Sermone sul Monte prova che davanti a Dio siamo tutti sullo stesso piano: assassini e irascibili, adulteri e lussuriosi, ladri e invidiosi. Siamo tutti dei miserabili e questa è la condizione appropriata dell’essere umano che vuole conoscere Dio. Caduta la nostra relazione con l’Ideale assoluto, non abbiamo altro posto dove andare se non nella sicurezza della grazia assoluta.”
(Philip Yancey)

Nell’ultimo mese, si sono battezzati i miei tre figli adolescenti.

Da quando ci siamo trasferiti in Texas, a gennaio, Dio ha fatto un’opera meravigliosa nella nostra famiglia, rispondendo alle preghiere specifiche che abbiamo fatto negli ultimi mesi: “Dio, avvicinaci a Te!”.

Sapevamo che era una preghiera che ci avrebbe reso vulnerabili. Perché? Perché ‘avvicinarsi’ a Dio, ovvero conoscere sempre di più chi é Dio e rispondere a questo con umiltà e spirito di resa, ci rende sempre più consapevoli della Sua grandezza. E la Sua grandezza ci rivela sempre di più quello che noi siamo, ricordandoci che abbiamo disperatamente bisogno di Lui.

A quel punto, troviamo una pace che rende umili.

Esso diventa un luogo di trasformazione.

È una breccia sulle nostre sofferenze, trasformata in bellezza.

Accompagnati dai canti di adorazione nell’auditorium, molti amici e parenti si facevano avanti, chiedendosi scusa a vicenda, per riuscire a vedere uomini umili, donne e ragazzi, passare attraverso le acque del battesimo. La loro dichiarazione, pubblica e in ubbidienza, dell’essere ‘resuscitati alla vita’ con Cristo, testimoniava al mondo una trasformazione iniziata interiormente grazie alla fede.

Uomini forti senza nulla da dimostrare

Donne coraggiose con un passato di vergogna ormai affrancato.

Giovani e giovanissimi con una fede semplice e rinfrescante.

Mentre le lacrime scendevano, vedevo i poveri e i bisognosi accorrere disperatamente a Cristo…

Ogni povero e ogni debole
Ogni perduto e ogni uomo solo,
Ogni ladro confesserà
E saprà che Tu sei Santo.
E tutti canteremo:
Alleluia!
E grideremo:
Alleluia!
Tutti i cuori che si sentono appagati
E tutti quelli che si sentono indegni,
Tutti coloro che sono feriti senza niente da perdere
Sapranno che Tu sei santo
Canta con forza!
Vai e gridalo sui monti!
Vai e dillo ad ogni popolo:
Lui è Dio!”
(Canzone originale: “All the poor and powerless” di All Sons and Daughters)

Eravamo disperate ma adesso viviamo con una speranza più grande. Avevamo il cuore rotto, ma adesso siamo sommerse da un oceano di grazia ineffabile. Vivevamo nell’ansia del presente, ma adesso, in Cristo, sappiamo che il nostro regno è quello dei cieli.

Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.” (Matteo 5.1-3)

I discepoli andarono da Gesù, noi, Signore, veniamo a Te. Padre, che, anche quando tutto va nel migliore dei modi, possiamo continuare a cercarti disperatamente…

Ai Suoi piedi,

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