Penso che siamo tutte d’accordo nel dire che gli ultimi mesi sono stati caotici e sconvolgenti. Mi sono ritrovata paralizzata e divorata dalle infinite notizie sul corona virus, sull’ingiustizia, sui disordini sociali e sulla politica. I miei figli mi hanno chiesto se stesse arrivando l’apocalisse degli zombie… No! Voglio dire… spero di no! Ma, è il 2020, quindi chi lo sa?!
I versetti di oggi del capitolo 4 di Ebrei sono tra i miei versetti preferiti. Essi mi hanno rafforzato nel mezzo della follia.
Accostiamoci con fiducia al trono della grazia di Dio affinché possiamo ricevere misericordia e trovare la grazia che ci aiuti nel momento del bisogno poiché, non abbiamo un sommo sacerdote incapace di entrare in empatia con le nostre debolezze ma ne abbiamo uno che è stato tentato in ogni modo, proprio come noi, ma che non ha peccato.
Gesù comprende la profondità della nostra umanità. Qualunque cosa ti tenga legata, Gesù è già stato tentato da essa o l’ha sentita. Le nostre lotte non lo sorprendono.
Grandi ferite, paure, fallimenti? Mettili ai Suoi piedi.
Domande, preghiere, speranze? Porta anche quelle.
Gesù è un sommo sacerdote compassionevole con noi. Egli non ci risponde con impazienza, disgusto o disprezzo, ci capisce ed è il nostro sostenitore. Siamo incoraggiate ad avvicinarci al trono di Dio (pensando a questo, mi viene in mente il testo di
Hillsong: “Chi sono io affinché il Re supremo mi accolga?”).
È difficile per me capire come posso essere la benvenuta nella stessa stanza, figuriamoci entrare con coraggio.
Amiche, mentre il mondo intero trema e minaccia di crollare, il nostro Dio rimane immutato. Dal momento che questi giorni mi hanno lasciata senza parole, preghiamo la Scrittura come è scritto in Ebrei 4:16: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.”
