Vieni, Signore Gesù

Succede ogni anno a Natale. I miei figli propongono una o due cose che desiderano davvero, davvero, davvero. Qualche anno fa, il più grande voleva un elicottero telecomandato. Aveva nove anni. Abbiamo provato a ragionare con lui, a reindirizzarlo, a dargli altre opzioni ma, alla fine, non ha ceduto. Così ci siamo arresi. Gli abbiamo regalato l’elicottero. 

La mattina di Natale era entusiasta di poterlo pilotare per la prima volta! Una speranza realizzata. È durato circa 24 ore, finché non è atterrato di schianto sulla nostra strada sterrata, distruggendo almeno una delle pale dell’elica. Ci ha pregato di ripararlo ma, siamo onesti, il giocattolo era al di là delle sue capacità. L’elicottero, ormai rotto, rimase nell’armadio di casa per alcuni anni, senza mai riprendere il volo.

Quando si parla di speranza, noi esseri umani siamo davvero creature volubili. Riponiamo la nostra speranza in cose che non ci danno vera soddisfazione. Inseguiamo squadre sportive, hobby, relazioni, l’ultimo gadget, il denaro, il successo: tutte cose belle che, alla fine, non soddisfano.

La speranza del ritorno di Cristo

Quante di noi ripongono veramente la loro speranza nel ritorno di Cristo? È così facile farsi prendere dalle cose di questo mondo, dalle necessità quotidiane di chi ci circonda, dalle ultime tendenze della moda o dell’arredamento, dalle squadre di calcio o di baseball dei nostri figli. 

Lasciamo che la nostra attenzione si sposti dall’eterno al temporaneo. A volte dimentichiamo persino che questo mondo non è la nostra casa e che siamo state create per un altro mondo. Dio ci ha dato dei bei doni di cui godere, ma ci ha anche dato la speranza del cielo; un pensiero di eternità nei nostri cuori, che dovrebbero anelare al ritorno di Cristo.

Desiderio del giorno

Oggi in chiesa abbiamo parlato proprio di questa speranza. Per me, la speranza del ritorno di Cristo non è mai stata così preminente come nell’ultimo anno e mezzo, dal 24 febbraio 2022. La nostra famiglia è missionaria in Polonia. Non avremmo mai immaginato di vivere accanto a una guerra. Aiutare a portare aiuti umanitari e soccorso ai rifugiati, avere amici ucraini vicini e continuare a guardare la distruzione e la morte causate dall’esercito avversario ci ha cambiato per sempre. Non capiamo perché Dio permetta questo male.

Il nostro mondo è distrutto. Se state vivendo una relazione interrotta, se vi è stata diagnosticata una malattia cronica o terminale, o se state vivendo una perdita in altro modo, le cose non sono come dovrebbero essere.

In quest’ultimo anno il mio cuore ha spesso gridato: “Fino a quando, Signore?”. Ma invece di essere arrabbiata o confusa, sorprendentemente, i miei pensieri successivi sono diventati: “Vieni, Signore Gesù, vieni”.

Vieni, ripara questo dolore.

Vieni, porta la pace sulla terra. 

Porta la pace in Ucraina.

Vieni, consola chi ha il cuore spezzato.

Stabilisci il tuo regno di giustizia sulla terra.

Elimina il peccato e la sofferenza. Fa’ che non ci siano più. 

Vieni, Signore Gesù.

Il ritorno di Cristo è la mia unica speranza. Poiché il mondo è più distrutto di quanto sembri essere mai stato, il mio cuore desidera il giorno in cui…

“Udii una gran voce dal trono, che diceva: “Ecco il tabernacolo di Dio è con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli, e Dio stesso sarà con loro. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate”.
– Apocalisse 21:3-4

Dio le sue promesse. Ha promesso di tornare per noi. In questo Avvento, possano i nostri cuori desiderare il ritorno di Cristo come mai prima d’ora, mentre attendiamo non solo la “sua venuta” come bambino, ma anche la “sua venuta” come redentore, restauratore e Re sulla Terra. 

Krista

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