Speranza certa

Il dubbio trasformato in lode

Oggi approfondiamo il cantico di Zaccaria. Zaccaria era il padre di Giovanni Battista, cugino di Gesù. Quando l’angelo annunciò con gioia la nascita imminente di suo figlio, Zaccaria fu tormentato dal dubbio. Sua moglie era stata sterile per tutta la vita e ormai erano entrambi molto anziani. Come conseguenza della sua incredulità, Zaccaria non poté parlare per tutti i nove mesi della gravidanza! Dopo la nascita di Giovanni, la sua voce tornò. Pieno di Spirito Santo, Zaccaria lodò con queste parole: “Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo” (Luca 1:68).

Zaccaria non dubitava più del potere di Dio! Il suo dubbio si era trasformato in una fede profonda e incrollabile. Zaccaria aveva visto la potenza di Dio attraverso la nascita inaspettata di suo figlio e questo aveva alimentato la sua fede nella promessa di Dio di inviare il Messia per salvarli! Che tempo meraviglioso per vivere e vedere le profezie realizzarsi.

Speranza e liberazione

Gli ebrei erano un popolo oppresso: al tempo di Gesù, infatti, Israele era sotto l’occupazione romana. Vivevano letteralmente tra i loro nemici. Noi viviamo vicino all’Ucraina e abbiamo amici ucraini i cui genitori vivono nei territori occupati di Donetsk e Luhansk. Dire che la vita è dura per loro è un eufemismo. Quando sono malati, non c’è trattamento per il cancro. Spesso non possono vendere o comprare proprietà. Sono dissuasi in molti modi dall’andarsene. Per sopravvivere, devono fingere ubbidienza all’oppressore.

Anche se non era una zona di guerra attiva, immagino che alcuni di questi temi di oppressione fossero presenti anche in Israele. Ed è nel mezzo dell’occupazione che le parole profetiche di Zaccaria risuonano di speranza e liberazione! Gli ebrei sapevano dalle profezie di Isaia (Isaia 42) che Dio avrebbe inviato un Salvatore, un Redentore. Solo che non sapevano quando. Questo cantico è la proclamazione di Zaccaria che il momento era finalmente giunto!

Speranza incrollabile

Quello che amo di più delle parole di Zaccaria è che rimangono vere anche per noi oggi! Grazie alla prima venuta di Gesù, abbiamo una speranza eterna. Grazie alla venuta di Gesù, siamo libere dal peccato. Questo è vero anche se viviamo in mezzo a un’oppressione fisica. Non è forse una buona notizia? Per te, per me, per i nostri amici ucraini che credono nel suo nome c’è speranza!

Grazie alla certezza che Gesù ci ha salvati e redenti dalla schiavitù del peccato e dal potere del male, possiamo vivere senza paura. Questo ci permette di “servirlo senza timore” (Luca 1:74). Possiamo imparare molto dai dubbi e dal silenzio di Zaccaria, che sono stati poi trasformati in speranza abbondante!

“Infatti tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la perseveranza e la consolazione che ci danno le Scritture, conserviamo la speranza.” (Romani 15:4)

Possiamo servire il Signore oggi, senza paura, perché siamo al sicuro nelle mani di Gesù!

Krista



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