Più che una semplice storia di Natale

Se sei stata in chiesa nel periodo di Natale hai sentito spesso leggere il versetto di Michea 5:1. È un brano bellissimo che parla della promessa messianica di un Salvatore che sarebbe nato a Betlemme. Adesso, sappiamo che questo Salvatore è Cristo Gesù. Non smetterò mai di stupirmi di fronte alle numerosissime profezie dell’Antico testamento che parlano di Gesù e che in lui si compiono. Anche se è bello fermarsi e dilettarsi in questi brani non dobbiamo dimenticare le implicazioni e il peso che tali brani offrirono al popolo di Dio a suo tempo.

La nazione di Israele, infatti, era stata divisa in due: Israele e Giuda. I popoli di entrambi i regni erano caduti nell’idolatria, nel peccato e nelle pratiche malvagie contro Dio e contro i propri connazionali. Questo è il motivo per cui Dio mandò numerosi profeti, come Michea, per richiamare il popolo al pentimento e al tornare a Dio. Se non l’avessero fatto, Dio avrebbe dato loro quello che il popolo stava chiedendo: l’indipendenza dalle regole e dalla relazione con il proprio Dio. Questo avrebbe comportato l’essere conquistati da nazioni straniere e portati in esilio.

Michea mise in guardia il popolo dall’imminente venuta degli Assiri che avrebbero portato Israele in esilio e poi dai Babilonesi che avrebbero conquistato gli Assiri e avrebbero deportato il popolo di Giuda. Anche se leggere questi messaggi di giudizio imminente potrebbe essere scoraggiante, amo il fatto che la maggior parte di questi messaggi di condanna abbia al suo interno, o si concluda, con un messaggio di speranza. Il libro di Michea ne è un esempio.

Anche se il giudizio è in arrivo, Dio è comunque all’opera per restaurare il suo popolo. La sua fedeltà, grazia, misericordia e sovranità non potranno mai venire meno. Questo solo basterebbe a portare quel messaggio di speranza di cui abbiamo bisogno oggi. Non importa la situazione che stiamo affrontando o il peccato che abbiamo commesso, non siamo mai troppo lontane dalla grazia e dall’amore di Dio. Egli è sempre all’opera per il nostro bene. Forse dovrò affrontare delle difficoltà e le conseguenze del mio peccato ma la redenzione è sempre a portata di mano tramite la salvezza in Cristo e il pentimento.

Dio, inoltre, promise che avrebbe mandato un re dalla stirpe di Davide, già promesso in 2 Samuele 7 e che sarebbe nato a Betlemme. Avrebbe avuto il compito di pascere il gregge e sarebbe stato una fonte di pace e sicurezza. Adoro questa profezia perché è come se Dio aggiungesse un’altra tessera al grande puzzle della salvezza. Egli stava dando informazioni aggiuntive al suo popolo di come sarebbe stato il Messia. Inoltre, questo messaggio avrebbe accresciuto in modo esponenziale la speranza del popolo.

Per molto tempo il popolo era stato governato da governanti corrotti ed egoisti ma qui leggiamo di un re che sarebbe venuto e che sarebbe stato diverso da tutti i precedenti. Puoi immaginare il cambio di passo che tale speranza potrebbe generare? Se avessi vissuto in quel tempo, questa promessa mi avrebbe aiutato a ricordare che le cose si sarebbe aggiustate prima o poi. Posso affrontare qualunque circostanza perché Dio rimane comunque all’opera e al controllo.

Notiamo anche che c’è una seconda parte in questo messaggio di speranza ed è quello che Dio purificherà il suo popolo. Forse questo non ti sembrerà così incoraggiante ma lo è davvero. In mezzo al caos e alla corruzione, Dio rimuoverà ogni pratica e ogni cosa che aveva portato il cuore del popolo a peccare contro Dio ed allontanarsi da lui. Il popolo era stato chiamato per centinaia di anni a questo, a rinunciare a quelle tentazioni, ma non lo fece mai. Lasciate a noi stesse non saremo mai in grado di rimuovere gli idoli dal nostro cuore. Ma Dio, nella sua bontà, dichiara che lo farà egli stesso per il suo popolo. Egli compirà ogni cosa possibile per rinnovare la sua terra. Che meraviglia!

Il nostro Dio è lo stesso oggi come lo era ai tempi di Michea. Dio è ancora occupato a rimuovere il peccato dalla nostra vita e a donarci un nuovo cuore, un cuore che lo cerchi e che voglia ubbidirgli. È per il sacrificio di Gesù e per la sua resurrezione che possiamo essere perdonate e liberate per vivere una vita completamente arresa a Dio e guidata dallo Spirito Santo.

Michea 5 è molto più di un versetto di Natale. È un brano importantissimo di speranza, che parla della restaurazione del popolo di Israele e di Giuda da parte di Dio. Egli avrebbe mandato un Re che avrebbe regnato con pace e ristoro. Conosciamo questo Re come un bambino nato in una piccola città di Betlemme. Egli ha vissuto una vita perfetta ed è morto sulla croce per i nostri peccati e per il peccato del mondo. Nella sua resurrezione vediamo il Re conquistatore che ha promesso di tornare e fare ogni cosa nuova.

Oggi, troviamo speranza in Michea 5 perché Dio ci offre lo stesso invito a tornare a lui e confidare in lui con tutto il nostro essere. Egli è pieno di grazia e vuole semplicemente perdonare i nostri peccati e purificarci da ogni iniquità (1 Giovanni 1:9) perché possiamo avere una vita abbondante in lui. La speranza è qui, disponibile anche per noi oggi.

Emily Hope

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