Imparare dal nostro esempio
Come spesso alcune mamme fanno, ho una lista sul mio telefono di cose divertenti che le mia figlia dice. A volte sono parole o frasi mal pronunciate. Occasionalmente, trovo alcune cose che trovo incoraggianti. Alcune settimane fa, mia figlia stava giocando in camera sua quando sono arrivata da lei e l’ho sentita dire: “Cosa significa ubbidire a Dio, Tinkerbell?”. Il mio cuore si è sciolto quando ho capito che stava replicando una conversazione che avevamo avuto a pranzo qualche giorno prima. Immediatamente ho aggiunto una nota vocale alla mia lista. Sono stata incoraggiata dal sentire che la nostra discussione su Dio e sull’ubbidienza non aveva avuto un impatto solo su di lei ma che si ricordava anche alcuni punti di cui avevamo parlato. “Mi sta ascoltando” pensai “e sta imparando da me!”.
Quella stessa sera ho capito anche, mio malgrado, quanto fosse vero che stesse imparando da me quando l’ho sentita rimproverare suo fratello. Stavo camminando ad un metro da terra ma sono stata immediatamente riportata alla realtà quando l’ho sentita dire “Mi hai capito bene?” e ho sentito che stava usando lo stesso tono infastidito e le parole di rabbia che avevo usato con lei qualche giorno prima. Certo, lei mi stava davvero ad ascoltare e stava imparando da me, ogni momento, nel bene e nel male.
Opportunità di insegnamento
In Deuteronomio 6:6-7, Mosè parla della necessità di insegnare sempre ai nostri figli chi è Dio. I suoi comandamenti dovevano essere conservati nel cuore, insegnati ai propri figli, insegnati mentre erano seduti in casa, discussi mentre camminavano per strada e ricordati al momento di dormire e di svegliarsi. Ogni volta che gli israeliti passavano del tempo con i loro figli dovevano essere momenti d’insegnamento. E lo stesso vale per noi. Dall’alba al tramonto, stiamo insegnando qualcosa ai nostri figli. La domanda è: cosa stiamo insegnando? Stiamo insegnando loro ad amare la Parola di Dio, ad amare Dio e gli altri, a mostrare bontà e compassione?
Molto del nostro tempo quotidiano sarà pieno di occasioni informali per insegnare. Come mamme ci troveremo spesso in situazioni in cui possiamo essere un esempio di pazienza, gentilezza, benevolenza, perdono e pentimento. Alcune dell’esperienze più umilianti per me è quando devo scusarmi con uno dei miei figli e chiedere perdono. I nostri figli ci osservano e impareranno da come interagiamo con loro e con gli altri proprio in quei momenti che ci sembrano insignificanti.
L’esortazione di Mosè ci spinge ad essere più intenzionali con il nostro insegnamento. Una tentazione comune per i genitori è lasciare che la Bibbia sia insegnata solo in chiesa, alla scuola domenicale o alle riunioni dei giovani e lasciare che la chiesa si sieda nel posto di autorità nel guidare i nostri figli e nel farli discepoli. I versetti di oggi invece ci comunicano una verità diversa. Dio ha scelto i genitori perché siano i primi maestri nella vita dei loro figli.
Sfrutta ogni opportunità
Onestamente, potrebbe essere poco incoraggiante sapere cosa stiamo insegnando ai nostri figli ma, con il passare degli anni con mio marito, abbiamo fatto nostri alcuni modi di essere intenzionali vedendo genitori più grandi e più saggi di noi nell’insegnare ai propri figli la persona di Dio. Memorizzare dei versetti come famiglia, pregare per famiglie missionarie in diverse parti del mondo prima di mangiare, leggere insieme storie per bambini o meditazioni adatte ai più piccoli, usare dei suggerimenti di discussione a colazione per conoscerci meglio, leggere uno studio biblico insieme… Insomma, ci sono molti modi creativi che possono aiutare i nostri figli ad imparare e capire chi è Dio e a cosa li ha chiamati.
Che ce ne rendiamo conto o no, i nostri figli stanno imparando da noi. Che benedizione sapere che Dio ci ha creato per essere delle insegnanti per i nostri figli! La mia preghiera è che come mamme scegliamo di essere intenzionali nell’insegnare la verità di Dio ai nostri figli mentre sono nel mondo, nei miracoli e nella confusione della vita di ogni giorno.
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Andrea Lopez
