Il digiuno come attesa

“Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto: allora, in quei giorni, digiuneranno.”

Il versetto oggetto del SOAP di oggi viene pronunciato mentre Gesù è in casa di Levi. Levi era un esattore delle tasse che Gesù aveva chiamato perché Lo seguisse. In questa occasione Levi aveva invitato Gesù e i Suoi discepoli a seguirlo a casa propria per una festa. I farisei e gli scribi, tuttavia, accusarono Gesù di non osservare la Legge perché stava mangiando con dei peccatori.

Fai attenzione alla gentilezza e alla pazienza di Gesù in questa occasione. Se ci pensi ci sono state molte volte in cui Gesù aveva risposto ai farisei in modo duro al loro bisogno estremo di ostentare la loro giustizia esteriore, evidenziando piuttosto lo stato reale e peccaminoso del loro intimo. Adesso, invece, Gesù risponde in modo gentile anche se con rispetto e autorità.

“Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto: allora, in quei giorni, digiuneranno.” Luca 5:35

Gesù sapeva che mentre era sulla terra, camminando insieme ai Suoi discepoli e insegnando loro, essi sarebbero stati felici. Questo era esattamente quello di cui avevano bisogno mentre Gesù era con loro. Egli sapeva che ci sarebbero stati giorni, specialmente dopo la Sua partenza, in cui i discepoli avrebbero avuto bisogno di incoraggiamento, nutrimento e consolazione di altro tipo perché Gesù stesso non sarebbe più stato accanto a loro fisicamente. Inoltre, sapeva che i loro cuori sarebbero stati addolorati e scoraggiati. Sapeva come si sarebbero sentiti in questo mondo: stanchi e appesantiti, distratti dal tenere il loro sguardo verso l’eternità. Proprio come noi.

Adesso stiamo vivendo il momento di cui Gesù ci stava parlando: i giorni in cui lo Sposo non è con noi. Non possiamo più camminare accanto a Gesù fisicamente. Non possiamo più toccare l’angolo della Sua veste per essere guarite. Tuttavia, coloro che conoscono Cristo  come proprio Salvatore, hanno la presenza dello Spirito Santo, ogni giorno, che vive in loro. E questo è un bene. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è stare concentrate, non perdere la bussola e rimanere forti. 

Come possiamo farlo?

Esistono modi diversi. Certamente leggere la Bibbia ogni giorno, incontrarsi con altre credenti e spendere del tempo in preghiera. Tuttavia, uno di questi è anche il digiuno.

Con il digiuno mettiamo da parte i nostri bisogni fisici per affinare i nostri sensi spirituali. Con il digiuno possiamo ricevere la Parola di Dio e ascoltare la Sua voce in modo più chiaro perché non ci sono distrazioni terrene a sviarci. Con il digiuno possiamo riconoscere il nostro bisogno di nutrimento spirituale che può essere soddisfatto solo dal Signore. Essenzialmente, con l’atto del digiuno, stiamo dicendo: “Signore, sono qui. Parla che la tua serva ascolta.”

Digiunare è anche, in qualche modo, aspettare. Confidare nel Signore per quella promessa in parte adempiuta ma che ancora deve compiersi del tutto. Poiché Cristo è venuto in una mangiatoia ed è morto su una croce. Per questo siamo gioiose! Ma ci ha anche detto che un giorno sarebbe tornato.

Il digiuno è anche un modo per attendere il compimento di quella promessa in modo attivo. Non ci stiamo sedendo e aspettando passivamente che le cose accadano. Con il digiuno vogliamo prendere la decisione di aspettare in modo attivo il compimento della promessa futura: l’eternità per cui sappiamo che siamo state create e viverla, anche adesso.

Henri Nouwen ha scritto queste parole sul digiuno, collegandolo direttamente al senso di attesa: “Un’attesa attiva significa essere presente nel momento, con la convinzione che qualcosa sta per accadere lì dove sei e tu vuoi esserne parte.”

Poi conclude: “Coloro che sono presenti e consapevoli del presente possono ascoltare Dio mentre parla. Possono stare in allerta, attenti alla voce che giunge da Dio e che parla quando i suoi servitori stanno ascoltando. Dunque, presta attenzione!”

Digiunare ci aiuta esattamente a fare questo: prestare attenzione alla voce di Dio.

Che possiamo essere donne che vivono con l’eternità nella nostra mente e che, possano usare la disciplina spirituale del digiuno con l’obiettivo di crescere in modo sempre più attivo nell’attesa del ritorno di Cristo.

Il Signore sta tornando. Siamo pronte!

 

-Petra

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