Questa primavera doveva essere la fine di una grande gara. Doveva essere una stagione vittoriosa, emozionante e piena di speranza. Doveva essere un tempo di festa, di incoraggiamento e di sguardo al futuro.
Invece, è stata piena di confusione, paura, stress, e ansia. Invece di guardare al futuro, ho guardato in basso, riuscendo a fare soltanto la prima cosa che avevo di fronte.
A maggio completerò il mio Master in Teologia al Seminario Teologico di Dallas. Sto studiando per questa laurea da sette anni. È stato un programma lungo e l’ho seguito soprattutto part-time, perché nel frattempo lavoravo anche. Ormai da mesi non vedevo l’ora di finire questo percorso; non perché io fossi pronta ma perché ero esausta a causa dello stress di studiare e lavorare nello stesso tempo. A gennaio ho iniziato il conto alla rovescia per i giorni che mancavano alla meta. Ero pronta a mettere la parola fine alla montagna di stress e progetti.
Qualche settimana fa, quando ci hanno comunicato che tutte le classi per il resto del semestre sarebbero state online, sono scoppiata a piangere. Stavo comunque facendo il conto alla rovescia, ma non era la stessa cosa. Mi sono sentita in colpa per aver desiderato la fine di questo percorso. Certo, sarei stata comunque alle prese con una montagna di lavoro ma tutto il tempo che avrei trascorso con gli amici, imparando dai professori e studiando nel banco preferito della biblioteca, mi era stato rubato.
È così che mi sono sentita nelle ultime settimane: come se qualcosa fosse arrivato e avesse rubato gli ultimi momenti del Master, gli ultimi momenti in un posto speciale come il Seminario Teologico di Dallas.
So che in questo momento tutte stiamo lottando in modi diversi. Ogni volta che scorro le pagine dei social media vedo persone incoraggiare altre persone a passare più tempo con il Signore, fare lavoretti creativi con i loro figli o adottare un cucciolo. Beh, questa non è la mia vita!
Sono sommersa da una montagna di lavoro, perdo il sonno per l’ansia di non riuscire a finire tutto, soffro per una festa di laurea mancata e una stagione della mia vita piena di speranza che non vivrò più.
Inoltre, sono seduta qui, cercando di capire come riuscirò ad incontrare qualcuno con cui legarmi sentimentalmente visto che non posso uscire neanche per un appuntamento in un prossimo futuro! E, come se non bastasse, il mio contratto d’affitto scade tra poco! Non posso certo traslocare nel bel mezzo di un’ordinanza di quarantena!
Se sei come me e senti che tutto è più difficile in questo momento, lo è davvero.
Anche se la tua vita quotidiana non sembra così diversa, stiamo vivendo tutte in un mondo dove non puoi comprare la carta igienica e in cui sai che andare al supermercato è un rischio.
Lo so, può sembrare che chiunque altro stia vivendo molto meglio di te ma, lascia che ti rassicuri: non è così.
Tutte abbiamo bisogno di incoraggiamento.
Tutte abbiamo bisogno di pace.
Tutte abbiamo bisogno di una pausa.
Tutte abbiamo bisogno di più riposo.
E tutte abbiamo bisogno di un abbraccio!
Ci sono due versetti a cui mi sto aggrappando nelle ultime settimane. Mentre mi sento decisamente in colpa per non passare abbastanza tempo con la Parola, riposo in questa verità:
“Dio è al mio fianco.” – Salmo 56:9
Quando mi sento sopraffatta dalle sessanta pagine di relazione che devo scrivere prima della fine del mese, mi ricordo: Dio è al mio fianco.
Quando mi sento isolata, sola nel mio piccolo appartamento, mi ricordo: Dio è al mio fianco.
Quando ho un attacco di panico nel reparto degli shampoo al centro commerciale, e mi chiedo se forse non stia prendendo il virus proprio ora, mi ricordo: Dio è al mio fianco.
Quando penso al mio contratto d’affitto che scade tra sessanta giorni e al dover trovare un nuovo appartamento nel mezzo di un’ordinanza di quarantena: Dio è al mio fianco.
Quando mi sento sopraffatta dalla mia (non esistente) vita sentimentale in questo periodo d’isolamento sociale, mi ricordo: Dio è al mio fianco.
Non è facile. Attraverso tutta la tristezza, la solitudine, lo stress e l’attesa, mi viene ricordato che c’è Colui che ha ancora il controllo. I miei giorni sono ancora nelle Sue mani. Lui è ancora al mio fianco, operando su tutte le cose per il mio bene. Lui sta facendo la stessa cosa per te. Non importa contro cosa tu stia lottando proprio ora, Dio è al tuo fianco.
“Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli” – Salmo 55:22
Melissa Fuller,
Responsabile dei contenuti di Ama Dio Grandemente
Texas, Stati Uniti d’America