La giusta gelosia di Dio
“Il Signore, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso.” (Deuteronomio 6:15) La prima volta che ho letto questo versetto, mi ha colta di sorpresa. Può Dio essere geloso? La gelosia non è forse sbagliata? Per quanto riguarda l’uomo, la gelosia ci mostra che siamo insoddisfatti di ciò che abbiamo e che desideriamo ciò che hanno gli altri. Per Dio è diverso. Dio è giusto e santo. La sua gelosia è per noi. Sai, Dio vuole tutte noi. Questo è quello che intende quando in Deuteronomio 6:5 dice: “Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze.” Dio desidera che ci arrendiamo completamente a lui e che lo amiamo più di ogni altra cosa.
Ci sono tanti dèi con la “d” minuscola a distrarci ed allontanarci dalla nostra devozione ed ubbidienza a Gesù. Che si tratti di una persona, di una cosa o di un’idea, possiamo facilmente adorarla come fosse Dio. Se questo è vero per ogni adulto, i nostri bambini e i nostri ragazzi sono ancora più vulnerabili. Incontrano questi idoli quotidianamente, letteralmente in ogni momento, durante le loro ore di veglia. Cellulari, denaro, comodità, sesso, intrattenimento, identità, social media e influencer, solo per citarne alcuni. Sembra che non ci sia scampo!
Vivere la Parola di Dio
Fra tutti questi pretendenti del nostro cuore, Dio ha tracciato una via da percorrere in quanto genitori. Così portiamo la Parola di Dio ai nostri figli: è necessario “tenerla presente”. Dobbiamo “insegnarle ai [nostri] figli” e “parlarne quando siamo seduti in casa, quando camminiamo per strada, quando ci corichiamo e quando ci alziamo” (Deuteronomio 6:6-7).
Non si tratta di semplici suggerimenti. Sono comandamenti e in essi vedo due verità. In primo luogo, dobbiamo conoscere personalmente la Parola di Dio per vivere la Parola di Dio. Come possiamo insegnare ai nostri figli ciò che non conosciamo? Essi impareranno da noi tanto quanto noi conosciamo personalmente di Dio e della sua Parola. Quindi la nostra più grande responsabilità come genitori cristiani è quella di conoscere prima di tutto Gesù. Poi, dobbiamo vivere con la forza dello Spirito Santo, in modo da camminare in obbedienza totale e umile alla Parola di Dio. In questo modo saremo attrezzate per insegnare ai nostri figli ciò che Dio ha insegnato a noi. Questo non significa che dobbiamo sapere tutto prima di insegnare ai nostri figli. Piuttosto, mentre impariamo, insegniamo loro.
Essere modellate dalle Scritture
Questo primo punto l’ho vissuto in prima persona, in casa, l’anno in cui l’ho insegnato ai miei cinque figli. Sapevo che avrebbe richiesto molta pazienza da parte mia, così il mio versetto per quell’anno divenne Giacomo 1:19: “Ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira”. Verso metà anno, pensando di aver fatto un ottimo lavoro, un giorno mia figlia mi chiese: “Mamma, perché sei sempre scontrosa?”. Ero scioccata! Ero un po’ ferita e sinceramente volevo difendermi. Poi, ho capito che questa era un’opportunità per insegnare la Parola di Dio in azione. Mi sono umiliata, mi sono scusata e ho condiviso onestamente che avevo bisogno che Gesù mi aiutasse ogni momento di ogni giorno. “Anch’io, mamma. Anch’io!” rispose la dolce voce. Abbiamo pregato insieme affinché ognuna imparasse a ubbidire pienamente alla Parola di Dio. Quanto sarebbe stato diverso quel momento se avessi reagito come mi sentivo, anziché come lo Spirito di Dio mi aveva indicato. Quelle decisioni prese in una frazione di secondo in cui si sceglie di ubbidire alla parola di Dio e non rispondere secondo gli istinti umani, sono i migliori momenti di insegnamento quanto si è genitori.
Camminare con i nostri figli
In secondo luogo, ognuno dei comandamenti di Deuteronomio 6:6-7 richiede l’intimità con i nostri figli nella loro vita quotidiana. Personalmente, ho scoperto che è nei momenti apparentemente banali che si possono avere le più profonde intuizioni spirituali. Per ognuno dei miei figli è diverso. A una piace coccolarsi e parlare della sua giornata, assicurandosi che io ascolti ogni dettaglio. A un altro piace fare lunghe passeggiate in cui, senza guardarci negli occhi, le profondità del cuore escono naturalmente. Un altro ancora pone domande profonde che, dopo averle chiaramente discusse con Gesù, cerca semplicemente una conferma alle sue conclusioni. Un figlio ama chiacchierare al mattino presto ponendo domande che vanno oltre la sua età, mentre l’altro, siede vicino a me fino a tarda notte mentre la sua mente contempla la verità.
Credo che sia questo il senso dell’insegnamento da trasmettere ai nostri figli di cui parla l’autore di Deuteronomio. La verità della Parola di Dio deve essere coltivata nel nostro cuore, tenuta in primo piano nella nostra mente e naturalmente riversata nella quotidianità della vita. Non sprechiamo nemmeno i momenti più banali, perché ognuno di essi è un’occasione per “Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere” (Proverbi 22:6). In fondo, l’obiettivo di obbedire a questi comandamenti è amare il Signore nostro Dio con tutte noi stesse.
Affinché venga a te del bene
Tuttavia, non abbiamo ancora affrontato il “perché” di questo passaggio. Se i vostri figli sono come i miei, chiedono sempre: “Perché?”. Per essere del tutto trasparente, questo è anche il grido del mio cuore quando Dio mi ordina di fare qualcosa. “Perché, Signore?” “Perché proprio a me?”. Dio risponde a questa domanda in modo così sottile nel brano che quasi non si nota. “Ascoltali dunque… e abbi cura di metterli in pratica perché venga a te del bene” (Deuteronomio 6:3). Guardiamo agli imperativi in questa affermazione, “ascoltali” e “abbi cura” . Ma, avete colto il perché? È questo: perché venga a voi del bene.
La vaghezza di questa promessa, in realtà, lascia spazio a Dio per definire in modo specifico il “bene” nella vita individuale di ciascuno dei suoi figli. Non è una promessa che vale per tutti perché Dio ha progetti diversi per ciascuno di noi. Il nostro buon Dio ci conosce personalmente e quindi ci benedice individualmente. In definitiva, il bene che ci viene promesso come credenti è quello di essere un giorno con il nostro Salvatore per sempre. Attraverso la Parola di Dio, possiamo conoscere e confidare nel nostro buon Dio e vivere secondo le sue vie. Che possiamo essere segnate da uno stile di vita che viva le parole della Scrittura, dimostrando ai nostri figli che una vita con Cristo è più grande di tutto ciò che il mondo può offrire.
Melinda