Colmare con la preghiera

Il desiderio di ricevere elogi dagli altri è difficile da abbandonare. I social media ci spingono costantemente a pubblicare ogni aspetto della nostra vita, il bello, il brutto e il cattivo, se vogliamo essere considerate “autentiche”. La nostra cultura elogia coloro che danno priorità alla produttività e fanno del bene per tutti.  

Nel capitolo 6 di Matteo, Gesù dipinge un quadro diverso mentre insegna ai Suoi discepoli la via del Regno. Li istruisce su come pregare, digiunare, dare ai bisognosi, gestire il denaro e pensare alle cose materiali. Gesù invita la gente del Suo Regno a non comportarsi come i farisei e gli ipocriti, che agiscono per la lode degli altri e vivono ansiosi delle cose di questo mondo temporale. Le persone del Regno vivono in modo diverso, guardando al Padre e all’eternità per la loro ricompensa. 

Nel versetto sei, Gesù insegna ai Suoi discepoli in modo specifico come pregare. In che modo la loro vita di preghiera dovrebbe essere diversa da quella degli ipocriti che stanno nelle sinagoghe? I discepoli di Gesù devono pregare il Signore nella loro stanza con la porta chiusa, cercandoLo nel segreto. Ora, non credo che Gesù stia dicendo che sia contrario a pregare ad alta voce con altre persone. Come per qualsiasi altro atto di obbedienza, Egli si preoccupa semplicemente della motivazione che lo sottende. La motivazione di fondo della preghiera dovrebbe essere quella di cercare il Signore da sole. 

Cristo ci invita a una relazione intima con il Padre quando obbediamo e preghiamo in questo modo. Questo tipo di obbedienza è l’opera del cuore per cui Davide prega nel Salmo 51:6 quando dice: “ Ma tu desideri che la verità risieda nell’intimo: insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore“. Che bella realtà che il Signore ci concede la sapienza, quando Lo cerchiamo  in solitudine, senza preoccuparci dei pensieri o delle lodi degli altri che ci guardano. 

Crescendo, ho fatto di tutto per nascondere il mio peccato, per il desiderio di ottenere la lode delle altre. Come avrebbero fatto le persone a credere che ero una brava ragazza cristiana se avessero saputo che non ero perfetta? Conoscere versetti come Matteo 6:6, che dicono che il nostro Dio vede e ricompensa in segreto, mi terrorizzava. Ero l’ipocrita di cui Gesù parlava in Matteo 6:1-5, che faceva le cose di Dio per essere lodata e accettata dalla gente. Pur amando e credendo in Dio, volevo assicurarmi che le altre lo sapessero.

Potreste pensare: “Che modo estenuante di vivere”, e avreste ragione. Vedete, il mio problema era che avevo una comprensione molto superficiale della bontà del Vangelo per le peccatrici come me. Mi sfuggiva che, in tutte le Scritture, al Signore interessa invece quella rettitudine che parte dal profondo.

Luca 5:15-16 ci mostra non solo un’immagine di Cristo che mette in pratica il Suo stesso comandamento di pregare il Padre in segreto, ma fa molto di più. Questa immagine di Cristo offre riposo e speranza all’ex fariseo e ipocrita come me. Mi ricorda la bontà della vita di Cristo. Ogni volta che fallisco nel vivere come discepola del Suo Regno cercando promozione, approvazione, adorazione o soddisfazione dal mondo, mi viene ricordato che Cristo non l’ha fatto! Egli ha provveduto al mio peccato, non solo con la Sua morte, ma anche con la Sua vita perfetta. 

Che dire della ricompensa che il Padre dà in Matteo 6:6? Gli ipocriti che suonano le loro trombe per le strade ricevono la ricompensa desiderata, ossia la lode degli altri (Mt 6,2). La ricompensa del Padre è molto più bella, perché è Lui stesso e il Suo regno! Quando ci allontaniamo dalla tentazione di cercare la lode delle altre, siamo libere di cercare di più Lui nella quiete del nostro cuore. 

Prendetevi del tempo per stare da sole con vostro Padre e pregate. Confessategli le aree della vostra vita che sono motivate dal desiderio di lode da parte delle altre. Chiedetegli di rivelarvi di più di Se stesso e di ricordarvi il Vangelo, affinché possiate avere una maggiore intimità e adorazione con Lui.

Jenna

 

Sfida Settimanale: 

Il digiuno ha lo scopo di svuotare la nostra vita dalle distrazioni. Ma perché sia efficace, dobbiamo riempire questo vuoto con le cose di Dio. Questa settimana, prendetevi del tempo per riempire intenzionalmente il vuoto che avete creato con la preghiera, le Scritture, la ricerca della saggezza, la pienezza da parte dello Spirito Santo e la richiesta a Dio del coraggio.

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