In Giovanni 11:24, Marta, parlando del fratello Lazzaro appena morto, disse a Gesù:
“Lo so che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno.”
E Gesù le rispose con una rivelazione che Marta non colse pienamente:
“Io SONO la resurrezione e la vita.” Ciò che stai aspettando è già qui. Io SONO.
La Bibbia ci dice che Gesù non ritardò per mancanza d’amore verso Lazzaro e le sue sorelle. Ritardò per la sua gloria. Ritardò per chiamarle nel regno dei miracoli, della fede e della fiducia in Dio. Ritardò perché le amava.
Quando Dio permette che certe situazioni arrivino nella nostra vita, non è per mancanza d’amore.
Egli ci chiama a vivere una vita come la sua: una vita che non è legata alle circostanze ma al dominio di Dio, una vita che ascolta e obbedisce alla Parola.
Gesù chiese a Marta: “Credi tu questo?” Allo stesso modo, Gesù oggi ti fa la stessa domanda:
- Credi che io possa portare gioia nella tua tristezza?
- Credi che io possa riportare in vita ciò che è morto nella tua vita?
- Credi che io possa trasformare quella persona che non crede, tuo figlio, tuo marito, tua madre, la tua amica?
- Credi che io possa rendere possibile ciò che sembra impossibile?
- Credi che io possa guarirti?
- Credi che io possa darti quel lavoro o quella persona giusta?
Gesù ci chiede: Quando leggi la mia Parola e le mie promesse, mi credi davvero?
Ti dico la verità: ci sono stati momenti nella mia vita in cui il peso del dolore mi impediva di credere.
Oggi, come l’uomo che chiese a Gesù di guarire suo figlio, anch’io confesso e ti invito a farlo con me:
“Io credo; aiutami nella mia incredulità!” (Marco 9:24).
Allo stesso modo, Giobbe 42:2 è diventato uno dei miei versetti preferiti:
“Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.”
Ti incoraggio oggi: quando la vita ti colpisce duramente, invece di arrenderti, unisci questi due versetti come due bastoni di dinamite e lancia una bomba, dichiarandoli con fede sulle tue circostanze:
Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno. Io credo; aiutami nella mia incredulità!
(Giobbe 42:2 e Marco 9:24)
Caro Gesù, crediamo in te. Crediamo nella tua potenza di cambiare le situazioni e riportare in vita ciò che è morto. Oggi, come tue figlie, affermiamo che crediamo. Ti preghiamo: opera nei nostri cuori e sradica ogni incredulità.
Nel nome di Gesù. Amen.
Shalom,
Ebos





