Devote a te

La mia famiglia vive molto vicino alla costa, quindi, d’estate succede spesso di passare le giornate in famiglia sulla spiaggia. Non importa come sia il tempo, i miei bambini amano stare lì. Non gli interessa se fa caldo o meno per tuffarsi tra le onde. Infatti, appena l’estate inizia a farsi sentire, sono subito lì a chiedere di potersi mettere il costume e correre in spiaggia.d

Anch’io amo la spiaggia ma spesso trovo che l’acqua del mare sia troppo fredda per me. La scorsa settimana, praticamente a metà estate, mia figlia mi ha chiesto perché non mi piacesse nuotare.

“Ma io amo nuotare” le risposi; “Non siamo andati l’altro giorno a nuotare?” 

Lei mi ha risposto: “No mamma, io ho nuotato e anche papà, tu no. Tu sei stata ferma in acqua, non ti eri nemmeno bagnata i capelli. Mamma per nuotare devi andare tuuuttaaa sotto l’acqua.”

Mia figlia aveva ragione. Se non lasci la spiaggia con i capelli bagnati pieni di sale, alghe e un po’ di bruciore agli occhi a causa dell’acqua salata, non hai veramente fatto una nuotata in mare. In effetti, mi ero a malapena bagnata quel giorno, ero in acqua ma non completamente. 

Crescendo ho incontrato un po’ di fasi in cui ero “completamente immersa”. In questi momenti vivevo e respiravo tutto ciò che era legato alla ossessione che avevo scelto. Potevo passare dalle band ai libri ma ogni due anni dedicavo tutta me stessa a qualcosa o a qualcuno. Sono sicura che anche tu o qualcuno che conosci, ha avuto la propria fase. Magari eri la fan sfegatata di qualche gruppo oppure conosci qualcuno che andava periodicamente al negozio di abbigliamento per comprare il nuovo articolo di una collezione. Sicuramente c’è qualcosa a cui tu o qualcun’altro è devoto completamente.

Ad essere oneste, però, anche se tutte noi siamo uscite dalle nostre fasi di profonda devozione verso qualcosa, non ci siamo allontanate dal vivere la vita legandoci alle cose intorno a noi. Magari ricerchiamo accettazione, cerchiamo di essere la madre, la moglie o la migliore amica che esista. Forse cerchiamo tranquillità e stabilità, legandoci ai soldi o al lavoro perché siamo sicure che ci porteranno quella tranquillità e quella stabilità che vogliamo tanto. Forse stiamo cercando riconoscimento e apprezzamenti, sforzandoci di mostrare il nostro valore agli altri, convinte di riuscire a farlo senza nessun aiuto. Mentre lottiamo per cercare di rimanere a galla nonostante tutte queste cose, ci rendiamo conto di essere stanche di dover dare il massimo, tutto il tempo, in ogni cosa.

Non siamo in grado di dare sempre il massimo e non siamo neanche chiamate a farlo.

Dovremmo essere devote verso l’Unico che ha dato il massimo per noi.

Essere devoti a Dio significa dare il massimo con ciò che siamo. Niente di più. Significa che tutti quegli altri desideri che vogliamo seguire inizieranno a rimanere indietro mentre corriamo per Dio e che ci troveremo a portarli avanti solo se ci avvicinano a Dio. È vero che certe volte seguiamo cose buone che il Signore ci dona sotto forma di benedizioni, come amicizie, famiglia, comunità ma, nonostante questo, nessuna di esse dovrebbe ricevere la nostra completa attenzione perché se non sono guidate Dio non sono degne della nostra devozione. 

È facile dire che siamo completamente devote a Dio ma, in fin dei conti, si nota dove risiede il cuore attraverso le nostre azioni. Non posso chiamarlo nuotare, non mi sono completamente immersa, bagnandomi i capelli. Non possiamo dire di essere devote a Dio se non stiamo obbedendo a lui lasciando perdere tutte le altre distrazioni e fermando il nostro sguardo su Gesù. Sembra una sfida tremendamente difficile e, onestamente, non possiamo farcela da sole. 

Attraverso la grazia di Dio, non dobbiamo neanche provare a farlo perché, come vediamo nella benedizione al tempio di Salomone, è Dio che fa sì che il nostro cuore guardi verso di lui, per camminare in obbedienza e seguire i suoi comandamenti (1 Re 8:58). Nella sua infinita santità, Dio è l’unico degno della nostra completa devozione e, attraverso la sua grazia misericordiosa, volge i nostri cuori lontano dalle cose indegne e ci dà la forza per correre verso di lui ogni giorno. I nostri cuori possono essere completamente devoti a Dio perché è stato il primo a cercarli, guarirli e lavarli, spingendoli verso il suo valore.

Se siamo veramente devote a Dio, se stiamo dando il massimo a lui (cuore, anima, mente, forza) sarà ovvio e visibile alle persone intorno a noi. Con gioia seguiremo i suoi decreti, rimanendo salde in essi e metteremo in pratica i suoi comandamenti, non per meritare il suo favore ma con gratitudine e gioia nel cuore, ringraziando Dio per tutto ciò che ci ha già promesso e che ci dona liberamente per mezzo della fede nel nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Non sembrerà che abbiamo solamente immerso i piedi nel mare del valore di Dio. Chi ci sta intorno deve essere in grado di sentire e vedere quello splendore che deriva dal passare il tempo con il nostro Creatore mentre ci immergiamo sempre di più nel suo amore.

Andrea Lopez

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