Forti e coraggiose

Non ho mi sono mai considerata una persona forte.

Non ho mai pensato di essere coraggiosa e intraprendente.

Magari tu sei proprio come me che leggi ammirata le vite dei santi. Facciamo dichiarazioni come: “Non sarò mai una guida come Giosuè o Mosè. Non avrò mai il coraggio di Rahab o degli Israeliti.”

Ma quando leggo la Bibbia mi dimentico di una cosa molto semplice:

Quei santi di cui leggiamo con timore reverenziale erano semplicemente persone comuni e imperfette disposte a essere obbedienti al nostro straordinario Dio Onnipotente. 

Ciascuna di noi potrebbe essere come loro se abbandonassimo la nostra volontà a lui.

Devo costantemente ricordarmi che è Dio che porta la vittoria. Non importa quanto diligente o negligente io possa essere. Non importa quanto in modo impeccabile o erroneamente io possa camminare. Se Dio vuole la vittoria, la garantirà!

Questo certamente ci toglie un gran peso di dosso, no? 

Forse Dio vuole usare le circostanze difficili, delle pressioni, per farci avvicinare a lui. 

Così quando leggo il libro di Giosuè, tengo questo nella mia mente: queste erano persone ordinarie che hanno semplicemente detto sì. Sono stati fedeli ed obbedienti. Questo non significa che non avessero avuto paura quando dissero di sì ma agirono nel nome di Dio affrontando quella paura.

Giosuè era un semplice giovane uomo, a cui era stato affidato un compito da Dio attraverso Mosè. In Numeri 13, dodici spie furono inviate ad esplorare la Terra Promessa, Canaan, per poi fare un resoconto.

Solamente 2 delle 12 spie, Giosuè e Caleb, fecero un rapporto positivo. In Numeri 14, quelle due spie ricordarono agli Israeliti che la terra era estremamente buona, proprio come Dio aveva promesso. Anche se i nemici di Israele erano forti, Dio aveva promesso che Israele avrebbe preso possesso di Canaan e Giosuè e Caleb credettero a quella promessa, anche se il popolo d’Israele non lo credette. 

Grazie alla loro fede in Dio, Giosuè e Caleb sarebbero stati gli unici due ad entrare nella terra promessa. Tutti gli altri sarebbero morti nel deserto. Giosuè avrebbe guidato questo popolo verso la Terra Promessa. 

Rahab era una prostituta cananea che si faceva gli affari propri a Gerico. In Giosuè capitolo 2, leggiamo che ella nascose e protesse due spie Israelite. Rahab aveva sentito dei numerosi miracoli di Dio. Fece la sua confessione di fede alle spie dichiarando la superiorità di Dio in cielo e in terra. Rahab e la sua famiglia furono dunque salvati dalla distruzione di Gerico. 

Grazie al suo coraggio e alla sua fede in Dio, Rahab da prostituta divenne un’eroina biblica riconosciuta in Ebrei 11:31 per la sua fede in azione. In aggiunta a ciò, Dio la benedisse facendola diventare una antenata di Cristo Gesù, come trisavola del Re Davide, come scritto in Matteo 1:5. 

Le storie di Giosuè, Caleb e Rahab mi mostrano che la grazia di Dio e la sua redenzione sono veramente estese a chiunque crede, indipendentemente dal loro passato o dal loro stile di vita.

Molte credono di dover essere buone, rispettabili o religiose per guadagnarsi la salvezza in Gesù. Questa è una bugia. Non conta quello che si è fatto nel passato. La grazia di Dio è gratuita e disponibile in Cristo Gesù!

Giosuè, Caleb, e Rahab erano persone ordinarie ed imperfette, che misero la loro fede in un Dio straordinario ed agirono! 

Perciò, credo che quando Dio disse agli Israeliti in Giosuè 1:9 di essere “forti e coraggiosi”, li stesse invitando ad avere fiducia in lui. Fiducia nelle sue promesse. Fiducia nella sua presenza. Quindi agiamo. 

La morale di tutto questo è che non potrò mai sentirmi forte o coraggiosa. Molti dei nostri patriarchi della Bibbia dubitarono e si sentirono deboli. Mi trovo dunque in buona compagnia ma non posso lasciare che la paura mi fermi nel fare quello che Dio mi ha chiamata a fare. La mia paura può rimanere ma Dio si manifesta in mezzo ad essa. Non siamo mai sole nelle nostre inadeguatezze. Dio è sempre con noi e per noi!

“ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.”
(2 Corinzi 12:9)

Pace e grazia a te,

Terria



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