Aspettando Lui

Un paio di anni fa, mi resi conto che passavo troppo tempo sui social media. Quando mi sentivo triste, sola o insicura, aprivo Twitter o Instagram, postavo qualcosa che sapevo mi avrebbe dato l’affermazione che ricercavo e aspettavo che i likes e i commenti mi dessero la mia dose quotidiana di fiducia. Per la Quaresima quell’anno decisi di rinunciare ai social media. Speravo che quel momento di pausa avrebbe spezzato la mia dipendenza e mi avrebbe aiutato a lavorare sul mio desiderio di affermazione.

Dopo un paio di settimane però, mi sentivo frustrata e svuotata. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, ed ero sempre di cattivo umore. Dopo un dibattito ad una delle mie lezioni preferite, tornai a casa sentendomi un totale fallimento. E lì capii che avevo spostato la mia ricerca di approvazione dai social media alle mie performance in classe. Avevo stabilito una regola che speravo mi avrebbe aiutata non solo a frenare il mio comportamento, ma anche a cambiare il mio cuore. Questa regola non aveva però il potere di trasformarmi, essa poteva solo rivelare la natura peccaminosa profondamente radicata nel mio cuore.

Paolo ricorda ai credenti che la Legge non è in grado di cambiarli (Romani 8:3). Essa soltanto può rivelare la loro peccaminosità o limitare alcuni effetti del  peccato all’interno della comunità, ma non è in grado di salvarli o di riscattarli. La legge non può sconfiggere il peccato, soprattutto a causa del peccato negli uomini stessi che imperfettamente usano e applicano questa legge. Molti dei discorsi che Gesù ha affrontato con i farisei non erano dovuti al loro amore per la Legge, ma all’uso sbagliato che ne facevano. Essi giustificano piuttosto loro stessi per opprimere gli altri o per elevarsi al di sopra di Dio.

In questo periodo, durante l’Avvento, viviamo l’attesa che il popolo di Dio ha sempre vissuto: l’attesa del Messia ed ora, anche, l’attesa del Suo ritorno. L’incapacità della legge di redimere, ha posto le basi per la buona notizia che il popolo di Dio ha sempre desiderato. Cristo è diventato uomo per poter riscattare l’umanità. Grazie al Suo sacrificio noi abbiamo speranza: speranza eterna e speranza che anche oggi lo Spirito Santo opera in noi per produrre fedeltà e santità che da sole non potremmo mai raggiungere.

Non è sbagliato stabilire delle regole per se stessi, purché ne conosciamo i limiti. Durante la quaresima, dopo aver realizzato che la mia regola non stava cambiando il mio cuore, ho aggiunto un nuovo obiettivo. Ho continuato a non utilizzare i social media, ma ho deciso di trascorrere più tempo in preghiera meditando le Scritture. L’assenza dai social media ha messo in luce il mio peccato ma, avevo bisogno dello Spirito Santo perché lo sradicasse dal mio cuore e potessi trovare ristoro. Non importa quanto siano giuste le nostre regole o con quanta forza ci impegniamo. Ogni tentativo di vivere la nostra vita cristiana senza  lo Spirito Santo sarà un fallimento. Durante questo Avvento possiamo provare la prima attesa del popolo di Dio (cioè, il Messia che stava arrivando e la libertà che Egli avrebbe portato) mentre sperimentiamo anche la seconda attesa, quella del Suo ritorno, per la nostra completa guarigione.

Kaitlyn

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